ITALIA - 2014 |
Per questo motivo le opere di Bramante influenzeranno l’attività degli artisti lombardi posteriori.
Quest'opera è stata realizzata da Donato Bramante nei primi anni novanta del ‘400, quando egli era già presente a Milano (si era recato nella città nel 1480).
Gli viene commissionata dal cardinale Ascanio Sforza, fratello di Ludovico il Moro. Bramante in quegli anni assume una posizione privilegiata nella corte di Ludovico il Moro, il quale lo coinvolge nella costruzione di importanti cantieri e imprese architettoniche, come per esempio la progettazione della chiesa di Santa Maria presso San Satiro.
"Cristo alla colonna" - 1490 Donato Bramante Pinacoteca di Brera |
Prendere in considerazione quest’ultimo progetto, è importante per capire la concezione di spazio e di prospettiva che ha Bramante e che determina anche le opere pittoriche che sono presenti a Brera. Infatti nella chiesa di Santa Maria, Bramante costruisce un finto coro prospettico. Egli riesce a creare l’illusione della profondità di quest’ultimo, che nello spazio reale è profondo solo un metro, insomma uno spazio angusto che non sarebbe stato adatto allo scopo celebrativo e votivo che aveva l’edificio. Nella parte del finto coro prospettico, doveva esserci l’immagine della Madonna, ma grazie agli artifici prospettici e architettonici adottati da Bramante, lo spazio sembra molto più profondo. Questo fa capire come Bramante usava la prospettiva, non per riprodurre uno spazio reale, ma al fine di creare uno spazio illusorio, in cui le misure reali risultano distorte, realizzando in questo modo una scenografia. L’ elevatissima conoscenza dei principi e delle leggi prospettiche, acquisita probabilmente nella corte urbinate, viene usata da Bramante anche per collocare le figure nei suoi dipinti. Gli esempi presenti alla Pinacoteca sono non solamente il Cristo alla colonna, ma anche il ciclo di affreschi degli “uomini d’arme” di Casa Panigarola, realizzati intorno al 1487, cioè non molti anni prima del Cristo alla colonna.Quest’opera è situata nella ventiquattresima sala della pinacoteca di Brera, dove sono presenti altre due opere: la Pala Montefeltro, realizzata da Piero della Francesca, e lo Sposalizio della Vergine, realizzato da Raffaello Sanzio. Queste sono anche le più importanti opere ospitate dalla Pinacoteca. Il Cristo alla colonna di Bramante proviene dall'abbazia di Chiaravalle presso Milano, dalla quale fu portato a Brera nel 1915. Nell'abbazia il dipinto era collocato sull'altare della seconda cappella del transetto destro. (articolo tratto da www.atuttascuola.it)
Scheda tecnica del francobollo:
Scheda tecnica del francobollo:
Data di emissione
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22 marzo 2014
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Valore
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€ 0,70
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Tiratura
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due milioni e
settecentosedicimila francobolli
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Vignetta
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riproduce un particolare
del dipinto “Cristo alla colonna” realizzato dal Bramante, (1480-1490 circa),
commissionato dall’Abbazia di Chiaravalle nei pressi di Milano ed esposto
nella Pinacoteca di Brera. Completano il francobollo le leggende “DONATO
BRAMANTE” e “CRISTO ALLA COLONNA”, la scritta “ITALIA” e il valore “ 0,70”.
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Bozzetto
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a cura del Centro
Filatelico del Polo Artistico dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
S.p.A
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Stampa
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Istituto Poligrafico e
Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia
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Colori
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quadricromia
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Carta
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bianca, patinata neutra,
autoadesiva, non fluorescente
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Grammatura
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90 g/mq
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Supporto
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carta bianca, autoadesiva
Kraft monosiliconata da 80 g/mq
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Adesivo
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tipo acrilico ad acqua,
distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
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Formato carta
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mm 40 x 48
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Formato stampa:
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mm 36 x 44
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Formato tracciatura
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mm 47 x 54
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Dentellatura:
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11 effettuata con
fustellatura
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Foglio
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ventotto esemplari, valore
“€ 19,60”.
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