sabato 18 marzo 2017

Lectio Divina - III Domenica di Quaresima


La Lectio Divina è tratta dal libro
"Lectio Divina(2016), Ed. Vita Carmelitana
P. Anastasio Francesco Filieri O Carm
Commento filatelico dell'Avv.to Francesco Gatto




III Domenica di Quaresima - Anno A
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv. 4,5-42)


5 Giunse pertanto ad una città della Samarìa chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6 qui c’era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. 7 Arrivò intanto una donna di Samarìa ad attingere acqua. Le disse Gesù: “Dammi da bere”. 8 I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. 9 Ma la Samaritana gli disse: “Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?”. I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. 10 Gesù le rispose: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu stesso gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva”. 11 Gli disse la donna: “Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest’acqua viva ? 12 Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge ?”. 13 Rispose Gesù: “Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; 14 ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”. 
15”Signore, gli disse la donna, dammi di quest’acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua”. 16 Le disse: “Va’ a chiamare tuo marito e poi ritorna qui”. 17 Rispose la donna: “Non ho marito”. Le disse Gesù: “Hai detto bene “non ho marito”; 18 infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero”. 19 Gli replicò la donna: “Signore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare”. 21 Gesù le dice: “Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità”. 25 Gli rispose la donna: “So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa”. 26 Le disse Gesù: “Sono io, che ti parlo”. 27 In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: “Che desideri?”, o: “Perché parli con lei?”. 28 La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: 29”Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?”. 30 Uscirono allora dalla città e andavano da lui. 31 Intanto i discepoli lo pregavano: “Rabbì, mangia”. 32 Ma egli rispose: “Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete”. 33 E i discepoli si domandavano l’un l’altro: “Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?”. 34 Gesù disse loro: “Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera.

 35 Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. 36 E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. 37 Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. 38 Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro”. 39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: “Mi ha detto tutto quello che ho fatto”. 40 E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. 41 Molti di più credettero per la sua parola 42 e dicevano alla donna: “Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo”.


Breve esegesi 
I samaritani erano ritenuti scismatici e bastardi perché si erano uniti in matrimonio con i pagani. Erano stati allontanati da Gerusalemme dopo che, di ritorno dall'esilio in Babilonia, il popolo si costituì in “stirpe eletta”. Connotazione primaria del giudaismo. A un’ora insolita, dimostrando la sua spregiudicatezza, una donna si reca al pozzo e incontra Gesù che le chiede da bere, affermando di essere Lui fonte eterna di acqua viva. La samaritana ridicolizza l’affermazione di Gesù, che le svela di essere a conoscenza dei cinque mariti che ha avuto e di contro la samaritana afferma essere Lui un profeta. L’approccio di Gesù è di colui che svela e salva. Nella contesa tra il tempio di Gerusalemme e Corazim, Gesù afferma la trascendenza di Dio, da adorare in spirito e verità e le svela di essere Lui il Messia. Gli apostoli, di ritorno, si meravigliano nel vedere Gesù, in solitario, parlare con una donna. Per i giudei era modo di acquisire una impurità. Lo invitano a mangiare, ma lui ribatte: “Mio cibo è fare la volontà del Padre”. La donna annunzia ai suoi di aver incontrato il Messia, si fa messaggera. A nessuno, in qualunque stato di peccato e a nessun popolo, è preclusa la salvezza.

Meditazione pregata 
Ha perenne sete di te, Signore, l’anima di quanti ti hanno incontrato e hanno ascoltato la tua parola. La tua parola penetra l’anima, sconvolge il vissuto di chi ti incontra e dona quella pace che sorpassa l’umano sentire e ci fa entrare nella trascendenza, da cui non è facile distaccarsi. Ne ha fatto piena esperienza Maria, la sorella di Marta, che era ai tuoi piedi, totalmente assorta nell'ascoltarti, tanto da dimenticare l’affanno della sorella. Hai affermato che Marta ha scelto la parte migliore, la stessa che ha scelto la Samaritana nel riconoscerti. Quest’ultima ha gridato al mondo che sei un profeta, uno che parla in nome di Dio, senza sapere che era con Dio. 

L’hai pian piano portata a uscire dal suo mondo fatto di intrighi amorosi, di donna che ha il sopravvento sugli uomini, fino a deriderli; donna che disserta con te circa il tempio ove adorare Dio. Man mano le sue resistenze hanno ceduto. Hai affermato che Dio va adorato in spirito e verità e non nel campanile del proprio tempio. All'ultima resistenza le hai svelato la sua condizione amorosa. E lei ha tolto ogni velo di resistenza. Ha riconosciuto di aver incontrato un uomo di Dio, un profeta, uno che è verità e disvela la vita di ogni uomo. Cristo Signore, eri presso il pozzo perché avevi sete, sete di anime da offrire all'adorazione del Padre. Sulla croce hai emesso un grido: “Ho sete”. L’umile suora di Calcutta di questo tuo grido ha fatto un programma di vita, per restituire vita a chi non era più dato di vivere, agli abbandonati a se stessi e senza dignità umana. Agli ultimi raccolti lungo la strada, dietro il tuo grido assetato, ha restituito a tanti la dignità dei figli di Dio. E ti ringrazio, Signore, per avermi dato di vedere tutto questo con i miei occhi in quella Calcutta, ridotta a sofferenza disumana. Tu sei venuto tra noi e, a chi ti ha incontrato, hai dato di avere sete di te. 

Per la vita 
Il racconto si presta ad essere uno degli incontri più significativi della missione evangelica di Cristo Messia. Gesù e la samaritana rompono tutti e due gli schemi tradizionali, per un incontro in cui è svelato il mistero di Gesù: fonte eterna di acqua viva, cui abbeverarsi. Ogni movenza e reciproca affermazione si presta ad approfondimenti. La samaritana è donna che salta ogni prescrizione giudaica e le tradizionali consuetudini femminili. Non al vespro, come tutte le fanciulle, anche per incrociarsi con giovani, ma in pieno giorno va al pozzo e l’incontro, come avviene con Gesù, è di ridicolizzare con ironia gli uomini. Gesù si rivela alla donna: “Se tu conoscessi il dono di Dio”. Gesù cerca la pecorella smarrita per riportarla nell'ovile di Dio. Lo svelamento della sua condizione morale e matrimoniale porta la samaritana ad affermare di trovarsi di fonte a un profeta. Nel ritorno gli apostoli rimangono scandalizzati nel vederlo incontrare e parlare con una donna sola. Nel conferire il pane da mangiare Gesù afferma che il suo cibo è fare la volontà del Padre. Con persone più o meno spregiudicate quale impatto hai, sai usare prudenza e sapienza o soltanto le rigetti? Sai portare altri a salvezza?


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