venerdì 9 giugno 2017

Lectio Divina - Santissima Trinità



La Lectio Divina è tratta dal libro
"Lectio Divina(2016), Ed. Vita Carmelitana
P. Anastasio Francesco Filieri O Carm
Commento filatelico dell'Avv.to Francesco Gatto


Santissima Trinità - Anno A Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv. 3,16-18)


16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

Breve esegesi
 
Quando venne la pienezza dei tempi Dio si rivelò progressivamente nel Figlio e nel Dio Uno e Trino. La teofania al Giordano per il battesimo di Gesù e la consacrazione messianica, ha rivelato all'antico Israele ciò che non era concepibile a un popolo di idolatri. “Io e il Padre siamo la stessa cosa”, identità divina nella diversità delle persone.“Il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, Lui vi insegnerà ogni cosa”. Quanto Cristo Signore ha detto e ha fatto, sarà suscitato dallo Spirito Santo e annunziato a tutte le genti, dalla sua Chiesa, nella fedeltà al suo Signore: “Andate dunque e fate discepoli tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Unità nella divinità e diversità delle persone: Sono il cuore e il segno della nostra fede, con cui ci segniamo e introduciamo il nostro incontrarci. Il brano evangelico non ha uno schema teologico, ma esprime, nell'incontro di Gesù con Nicodemo, l’amore con cui Dio ci ha amati. Gesù ripete quanto ha mandato a dire al Battista: è venuto a salvare, non a giudicare il mondo. La salvezza o la condanna deriva dalla fede o meno in colui che il Padre ha mandato.

Meditazione pregata

Cristo Gesù, la consacrazione messianica del Giordano ci ha rivelato che Tu con il Padre e lo Spirito Santo sei un solo Dio; ma distinto nelle persone: il Padre creatore e rivelatore del disegno di salvezza ai profeti, Tu Figlio redentore disceso tra noi e lo Spirito Santo, santificatore della tua Chiesa. Mistero divino di un Dio in tre persone: Padre, Figlio e Spirito Santo. Trinità divina, nel tuo nome iniziamo e concludiamo ogni nostra azione e operazione. Nella liturgia riempi tutti gli spazi, per amarti e adorarti. Non è soltanto un rito esteriore il segnarci con il segno della croce, perché Tu, Trinità beata, sei in noi: “Se uno mi ama, anche il Padre lo amerà, verremo a lui e faremo dimora presso di lui”, ha promesso il Figlio ai suoi, non lasciandoli soli. La dimora è dello Spirito Santo che è Signore e dà la vita. Trinità beata, che ci dai di abitare in noi, per una intimità divina che partecipi a quanti intensamente ti amano, immergendoti nella loro esistenza. Tu non hai lasciato mai sola l’opera delle tue mani, anche dopo il peccato dei nostri progenitori che, tentati e disobbedienti, volevano fare a meno di te. Con i patriarchi e i profeti hai intessuto una storia di salvezza e, nella pienezza dei tempi, il Figlio si è incarnato per opera dello Spirito Santo nel seno della vergine Maria, assommando divinità e umanità. Mirabile dono sponsale. Il Cristo ci ha rivelato il Padre e, compiendo il suo volere, si è reso vittima sacrificale sull’altare della croce per la nostra redenzione. Prima di ritornare a te, o Padre, ha promesso di non lasciarci soli, ma di mandare lo Spirito Santo Paraclito per assistere la sua Chiesa e dispensare la grazia. Senza la potenza dello Spirito Santo nulla è nell’uomo della grazia divina, nulla si compie del mistero eucaristico pasquale. Armoniosa opera divina del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, più persone divine in un solo Dio, economia di salvezza dell’umanità.

Per la vita 

Il Concilio ha affermato che la Chiesa è il popolo di Dio, adunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La SS. Trinità ha il suo riflesso nella Chiesa: unità nella divinità e diversità delle persone, come unità nella comunione del popolo di Dio e diversità di carismi, ministeri, operazioni, espressi dai credenti per il dono dello Spirito. Cristo Gesù ha affermato:”Se uno mi ama, anche il Padre mio lo amerà e verremo a lui e faremo dimora presso di lui”. E’ la inabitazione trinitaria nell’anima. La dimora è opera dello Spirito Santo. Solo una profonda spiritualità di vita e di comunione rende visibile e credibile la Chiesa di Dio. Quanto invece di struttura organizzata, di carriera nelle responsabilità ecclesiali vedi da rimuovere? Assumere una visione di vita più a modo di Cristo nel nostro contesto storico, deve essere un ricorso continuo. Quanto i carismi, i ministeri, le operazioni sono motivo di affermazione, di gratificazione? Quanto contrasti queste deformazioni nella tua Chiesa, nella tua comunità, come Paolo nelle chiese da lui fondate? Non credi che solo una “cultura di servizio” evangelico può sottrarci dalle dinamiche tipiche della società in cui viviamo? Quanto ami la tua chiesa?


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