sabato 17 marzo 2018

V Domenica di Quaresima


La Lectio Divina è tratta dal libro
"Lectio Divina" (2016), Ed. Vita Carmelitana
P. Anastasio Francesco Filieri O Carm
Commento filatelico dell'Avv.to Francesco Gatto



V Domenica di Quaresima - Anno B Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv. 12, 20-33)


20 Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c’erano anche alcuni Greci. 21 Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: “Signore, vogliamo vedere Gesù”. 22 Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. 23 Gesù rispose: “È giunta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo. 24 In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. 26 Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. 27 Ora l’anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest’ora? Ma per questo sono giunto a quest’ora! 28 Padre, glorifica il tuo nome”. Venne allora una voce dal cielo: “L’ho glorificato e di nuovo lo glorificherò!”. 29 La folla che era presente e aveva udito diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: “Un angelo gli ha parlato”. 30 Rispose Gesù: “Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31 Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. 32 Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me”. 33 Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire.

Breve esegesi 

E’ giunta l’ora. Gesù è accolto trionfalmente in Gerusalemme. E’ riconosciuto come il Messia, il Figlio di Dio. Il trionfo di Gesù mette in agitazione i suoi nemici, i capi del popolo. Pensano di condannarlo perché ha molto seguito presso il popolo e scardina la loro autorità. Alcuni greci, proseliti dei giudei, chiedono ad Andrea e Filippo di voler incontrare Gesù. Non è curiosità, ma il desiderio di incontrare un uomo di Dio, un profeta. Gesù si svela ai suoi e ai pagani: è giunta l’ora della glorificazione del Figlio dell’uomo, quando sarà innalzato sulla croce attirerà tutti a se. Svela a tutti il piano di Dio su di lui per la salvezza del mondo. Nella similitudine del chicco di grano che, caduto in terra marcisce e muore per produrre frutto, configura la sua morte e resurrezione. I metri umani non si configurano con la volontà divina: i primi saranno gli ultimi e gli ultimi i primi. L’amore estremo si manifesta nel dono totale della propria vita, che diviene per Cristo offerta sacrificale di redenzione e salvezza per il mondo. Gesù riceve la conferma con la voce del Padre. Glorificherà il Figlio, innalzato sulla croce.

Meditazione pregata 

Signore Gesù, sei stato sempre incline a non lasciarti prendere dall'entusiasmo della gente. Hai moltiplicato i pani e volevano proclamarti re; ma tu sei fuggito nel deserto per incontrare il Padre, per essere nel suo volere e non di quanti ti osannavano. Sei entrato in Gerusalemme e il popolo ti ha accolto Messia. Le palme, gli ulivi, gli osanna ti hanno accolto e Tu, pur montando un’umile asina, hai accettato il riconoscimento e le acclamazioni. Ma basta che alcuni pagani vogliano incontrarti, che sveli il mistero della tua venuta: essere innalzato sull'albero della croce, per essere glorificato. È la croce la manifestazione della tua gloria, della tua divinità redentrice. Mistero divino e mistero d’amore, ti sei sacrificato per la salvezza del mondo. Il piano divino richiedeva la tua morte in croce per la remissione dei nostri peccati e riconciliarci con il Padre; Tu l’hai accettato nell'obbedienza a Lui; perciò ti sei incarnato nel seno della Vergine Maria, tua madre, e hai assunto la nostra condizione umana. Il Getsemani ha messo a dura prova la tua condizione umana, assimilata alla nostra, come anche l’obbedienza al Padre. Lo hai pregato perché allontanasse da te il calice amaro della croce. La prospettiva immediata del tradimento di Giuda, la condanna da parte di un tribunale terreno, la morte in croce, ti ha portato ad affermare che lo Spirito è pronto, ma la carne è debole. Tuoi frangenti in cui ti sentiamo vicino a noi. Ai tuoi hai raccomandato di vegliare e pregare. Questo monito giunge a noi quando siamo presi e oppressi dalle nostre sofferenze, dagli insuccessi della vita, dalla distruzione di un affetto, dalle tante fragilità che ci attanagliano. Allora ci rivolgeremo a te e Tu prega il Padre che, come te, abbiamo a compiere il tuo volere; ma prospettaci anche la luce della risurrezione.

Per la vita 

L’evento pasquale è onnipresente in Cristo. Dopo il trionfo in Gerusalemme, con le varie acclamazioni profetiche che attestavano in lui il Re Messia da parte dei pellegrini della diaspora giunti in Gerusalemme, afferma che la sua anima è triste fino alla morte. Parla della sua glorificazione. Quando sarà innalzato sulla croce, per il compiersi del volere del Padre e operare la redenzione e la salvezza dell’umanità. E’ un susseguirsi di eventi e di affermazioni che si configurano solo nell'ordine divino e del mistero, a noi partecipato per grazia e rivelazione. Lo accettiamo solo per fede. L’occasione per queste divine affermazioni è data da Gesù per due greci pagani che vogliono incontrarlo. Uomini pii venuti in Gerusalemme alla ricerca di Dio. Cristo si dispiega introducendo anche loro, i pagani, i lontani, al mistero della sua opera di salvezza. A loro ha svelato il segreto della sua missione di redenzione, anche se l’innalzamento della croce fosse considerata ignominia e scandalo, per i greci e i giudei. La partecipazione ai misteri della settimana santa non può non portarci a far nostri i sentimenti dei due greci che vogliono incontrare, conoscere Cristo Gesù, ascoltare la sua missione salvifica. Quanto fai risuonare Cristo Gesù in tè?


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